Disastri che la storia non conosceva! Cronaca di una settimana

7 giugno 2025

Precipitazioni che non si verificavano da cento anni. Temperature che la storia non conosceva. Tornado che distruggono le città. Ogni giorno è un nuovo colpo di elementi. Argentina, Italia, Russia, Stati Uniti, Francia...

Questa è una cronaca dei disastri naturali di una settimana, dal 14 al 20 maggio 2025.

Ma perché il problema globale che incombe sull'umanità viene ignorato con tanta tenacia? Oggi riceverai una risposta a questa domanda.

Forse, dopo aver visto un altro video sui disastri climatici, sorge una domanda interna: "perché viene ignorata la minaccia che incombe sull'umanità? Dopo tutto, è urgente fare qualcosa".

Se ti senti esattamente questo, allora sei la persona per la quale la coscienza e il desiderio di verità non sono solo parole: sono piene di significato profondo per te.

Ma hai notato che dopo solo due giorni, l'acutezza della percezione del problema scompare? Ciò che oggi sembra comprensibile, molto importante e richiede un'azione immediata, dopo un po' diventa, per così dire, distante e perde la sua rilevanza: la coscienza passa semplicemente a qualcos'altro.

Sai perché succede? Questo è il lavoro di un meccanismo incorporato nella nostra psiche: quando ci troviamo di fronte a informazioni spaventose — specialmente se si tratta di un problema che pensiamo di non poter influenzare personalmente — la nostra coscienza cerca di difendersi. Mette da parte la conoscenza inquietante, sussurra: “Dopo. Non ora. Non si tratta di me”. E noi siamo d'accordo.

Al centro di questa paralisi psicologica c'è la paura. Abbiamo paura del cambiamento, paura delle conseguenze e soprattutto paura di assumerci la responsabilità del nostro destino e del destino dei nostri cari. È questa paura che ci trasforma in osservatori, non in partecipanti.

Ma quando si verifica un disastro, ogni persona ha la stessa domanda: “Perché? Perché accade a me?”

La risposta è semplice: perché quando c'era la scelta di ascoltare la verità o di allontanarti, ti sei allontanato. Quando c'era ancora l'opportunità di agire, eri spaventato, rimandato, non hai trasmesso la verità alle persone.

Il problema non è la mancanza di soluzioni. La conoscenza e la tecnologia per affrontare il problema climatico, c'è!

Ma, per farlo, è necessario il coinvolgimento di tutte le persone. Questa è l'area di responsabilità personale di ognuno di noi. Non c'è nessun altro.

E se non iniziamo ad agire, nessuno lo farà al posto nostro.

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